All'Angelus dell'8 dicembre Benedetto XVI ha ripreso il tema della speranza declinato a misura di giovani. Il Santo Padre ha indicato l'Immacolata, "madre del bell'amore", come modello per i giovani che hanno smarrito il valore dell'amore e della corporeità.
E, al termine dell'Angelus, ha salutato l'Azione Cattolica italiana nel giorno della festa dell'adesione con queste parole: "Possano i ragazzi, i giovani e gli adulti dell'Azione Cattolica offrire alla Chiesa e alla società una gioiosa testimonianza di santità laicale".
Ai microfoni di Radio vaticana il commento di Luigi Alici a questo saluto di Benedetto XVI: "Il Papa ha invitato a legare insieme la figura di Maria e il mondo giovanile, soprattutto il mondo degli adolescenti e dei pre-adolescenti, nei confronti dei quali certamente la mia generazione ha un debito pubblico di carattere educativo. Giovani e pre-adolescenti che sono in deficit di speranza e che il Papa invita a considerare al centro dell’attenzione di tutta la comunità ecclesiale. Questo tocca in maniera particolare l’Azione Cattolica che è un’associazione che scommette sulla possibilità di proporre un’ideale di santità a ragazzi, giovani e adulti. E noi faremo tesoro di questo invito e lo considereremo come un grande incoraggiamento nel rinnovamento dei progetti educativi che stiamo cercando di sviluppare".
lunedì 10 dicembre 2007
Testimoni di santità : l'invito del Papa
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