I lavori del Consiglio elettivo si sono svolti alla presenza di S. E. Mons. Brugnaro, delegato CEM per il Laicato, che ha avuto modo di conoscere i passi avanti e le prospettive dell’associazione attraverso una rilettura del lavoro della Delegazione regionale nel triennio appena trascorso e il racconto della vita associativa da parte dei Presidenti diocesani neoeletti. L’Arcivescovo ha ricordato all’Azione Cattolica due elementi che costituiscono il DNA e al tempo stesso l’obiettivo dell’AC: la Parola e la Democrazia. La Parola intesa non solo come fondamento della vita cristiana, ma anche come criterio di revisione della pastorale, come fondamento dell'educazione e avvio dell'evangelizzazione. La capillarità dell’AC nel territorio le consente di capire chi ha più bisogno dell'annuncio della Parola: ridire la “scelta religiosa” oggi prevede dunque questa immersione nella vita e nella sua concretezza, purificando il pensiero e verificando se la fede sia veramente inserita dentro la cultura del nostro tempo. La democrazia, che contiene valori come la libertà di scelta, la responsabilità, il bene comune, – ha proseguito Brugnaro – è sempre stata il valore fondante dell'AC, una democrazia che progredisca sempre verso l'alto. Nella storia dell'AC non troviamo mai battaglie di ideologie, ma a favore delle persone, e la gente ha sempre sentito l'associazione come una realtà vicina alla propria vita, nelle fatiche e nelle gioie. E in questo l'AC – ha concluso l’Arcivescovo – è e deve continuare ad essere una comunità educante, perché comunità di educatori.
Il comunicato stampa
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