venerdì 12 marzo 2010

Esercizi spirituali in macchina: i materiali

La Delegazione di AC delle Marche propone di vivere una esperienza di Esercizi spirituali in macchina: quante volte, infatti, in una settimana, l'automobile porta noi e i nostri famigliari al lavoro, ai luoghi del nostro impegno... in ufficio, in palestra, in parrocchia, a scuola, a casa di amici, al cinema, dal fidanzato o dalla fidanzata... Dopo aver cercato - durante la Quaresima del 2009 - di vivere la casa come il primo luogo del nostro vivere quotidiano e, pertanto, come il luogo privilegiato dell’incontro con Dio, vogliamo, quest'anno, provare a riempire di significato anche l'auto, non solo mezzo di trasporto, ma anche luogo di ricapitolazione della giornata, di incontro con se stessi e con il Signore, veicolo verso gli altri e verso l'Altro.
La proposta che facciamo è rivolta ad adulti, giovani, coppie e famiglie. La settimana che proponiamo è dal 15 al 21
marzo: ciascuno, però, secondo le proprie necessità personali e familiari, può anche scegliere una settimana diversa.
Per difficoltà organizzative, quest'anno arriverà per posta elettronica solo la newsletter che rimanda a tutti i materiali
pubblicati on line (le singole giornate in pdf e traccia audio mp3, il libretto completo), raccolti qui di seguito:

news: nuovi link per i file audio!


Istruzioni per scaricare i file audio: cliccando sul link si apre la pagina del file; inserire il codice di quattro cifre (captcha) che appare in alto a destra nello spazio lì accanto; aspettare che appaia il tasto per scaricare il file e quindi cliccare su "download standard".



Introduzione


La proposta degli Esercizi spirituali in macchina può sembrare una delle tante “genialate” dell’Azione Cattolica. Spesso siamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, originale… che non ha fatto mai nessuno! Però in questa proposta è contenuta una grande verità, una grande bellezza che fa parte della spiritualità dell’Azione Cattolica, alla quale è bene continuamente ritornare: superare la dicotomia tra fede e vita. Questo tema è stato tante volte approfondito, ci permettiamo un pensiero che faccia da “chiave” per vivere questi Esercizi spirituali “in macchina”. Paolo VI già parlava della frattura tra fede e vita, ed ognuno di noi si sarà ritrovato qualche volta nel “segreto della sua camera” a confessare di vivere dentro tale divario tra fede e vita, tra il tempo della preghiera (S.Messa, ritiri, ecc.) e la vita, quella concreta (lavoro, impegni, famiglia…). Forse abbiamo anche pensato che il superamento di tale divisione si poteva raggiungere con una vita morale più elevata, con scelte significative e radicali, con un gesto di carità straordinario e per quanto tutto ciò sia frutto di una sincera generosità, non basta (forse!).
Nel segreto della nostra coscienza sentiamo la necessità di essere salvati, cioè che l’unificazione della nostra vita alla vita di Dio è già stata operata da Cristo in forza dell’azione dello Spirito Santo nel giorno del nostro Battesimo, questa è la verità. Nel Battesimo la nostra persona è stata “agganciata” alla vita di Cristo ed in noi si riversa lo Spirito Santo che grida “Abbà, Padre!”. Se così è, la vita spirituale è un esercizio della persona che permetta a questo Amore di essere riconosciuto e vissuto.
Nel Battesimo diviene possibile entrare sempre più in un legame sponsale con il Signore che dà sapore e bellezza alla vita che viviamo; così come essa ci è data, giorno per giorno.
Nei nostri impegni, soprattutto associativi e in parrocchia, c’è sempre il rischio di una certa “clericalizzazione” della vita spirituale nella quale c’è il momento della preghiera e poi l’impegno, il momento serio e poi il divertimento, la Messa e poi la partita a pallone… fino al punto che Dio diventa un oggetto di riferimento per una parte della nostra vita e non quella relazione fondamentale che nell’Amore vivifica la nostra esistenza e dà il “soffio vitale”. È importante che il terreno della nostra vita diventi fecondo e porti frutti di amore. Tutto questo è possibile solo nel legame con Dio che ci salva continuamente dalla morte.

Ci viene in mente un pensiero di Padre Marko Rupnik: “Parlare di Dio rende Dio un oggetto. Bisogna invece parlare a Dio, per affermare tutta l’importanza di Dio come soggetto attivo, autorivelatore. Ma questo è possibile solo dopo che si è acquisita una certa purificazione dall’amor proprio dell’intelletto e si è divenuti capaci di tener conto dell’altro”.

Pierre Teilhard de Chardin diceva che in tutte le distese sconfinate dell’universo non trova tanto spazio per potersi inginocchiare davanti al Signore, perché se si inginocchia, si inginocchia nel Signore. Questo è il ritrovarsi nella “dimora” di cui parla San Giovanni.

La vita spirituale del cristiano è trovare quella via che permette di desiderare di stringersi sempre di più a Cristo, di amarlo sempre di più, sempre di più riconoscere la sua presenza di Amore che ci salva, sempre più vivere non solo per e con Cristo ma in Cristo… perché Lui è Amore.

 vecchi link audio

6 commenti:

  1. meravigliosi!!!  Complimenti atutti quelli che ci hanno lavorato!

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  2. :-D bellissssima proposta!!!

    la svalichiamo anche in Umbria !!! (posto che la neve non ci blocchi ancora tra Fossato e Fabriano!)

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  3. NUOVA DATA PER IL CONSIGLIO DIOCESANO[..] Dopo il rinvio per ... neve (!!) il è stato fissato per giovedì 18 marzo alle ore 19,30 sempre presso il monastero Corpus Domini. In attesa di riflettere sul valore della laicità per la Chiesa e per la società civile, e d [..]

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  4. Ciao!Un consiglio, anzichè usare fileden.com mettete i file o su blip.tv o it.gloria.tv almeno lì non ci sono problemi ne' di perderli (fileden non è tanto sicuro) ne' di avere una banda limitata.Silvio

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  5. ......Grande !!!proposta.....complimenti....Or.

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  6. Grazie: una bella idea e un risultato eccellente.

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