giovedì 28 settembre 2006

A servizio della progettualità missionaria dell'AC


Il Segretario e l'Assistente nazionali del Movimento Lavoratori di AC hanno inviato una lettera ai Presidenti e agli Assistenti diocesani per ricordare come l'esperienza del Movimento rappresenti uno strumento in più per finalizzare gli itinerari formativi a “progetti missionari” in grado d’incontrare le esigenze di chi lavora o si dimostra particolarmente sensibile alla pastorale sociale.
Il Movimento può offrire, infatti, un contributo significativo di formazione e supporto al fine di valorizzare particolarmente coloro i quali, al momento dell’adesione all'AC, tramite i moduli Adulti e Giovani, avranno indicato con una “ X ” l’opzione MLAC (una indicazione in più, dunque, e non alternativa rispetto all'adesione tradizionale, oltre che senza costi aggiuntivi).
L’aggiornamento di questo dato, tramite l’incaricato adesioni diocesano, permetterà al MLAC nazionale di tenere informate le associazioni locali e di offrire, ai giovani e/o agli adulti, la rete di progetti (e il supporto per metterli in essere) e le occasioni d’approfondimento su tematiche socio-economiche che stanno caratterizzando il cammino del movimento d’ambiente.
La descrizione di tutte le attività e le iniziative di formazione e supporto, volte a rendere più efficaci le dinamiche missionarie dell’associazione, giungeranno con specifiche comunicazioni direttamente agli interessati che avranno effettuato la suddetta opzione.


Una scelta, dunque, completamente vantaggiosa per i nostri giovani e adulti, da conoscere, valutare e promuovere fin d'ora in preparazione dell'adesione 2006-2007.


Per ulteriori informazioni si può inviare un'email a mlac@azionecattolica.it o consultare le pagine web del MLAC.


Per approfondire: documenti sul tema del lavoro

Al centro la dimensione spirituale

Se il centro della nostra proposta associativa è la formazione, al cuore della formazione c'è la persona di Gesù Cristo, da incontrare, seguire, mostrare agli altri, a cui con-formarci. Ecco che la dimensione spirituale, la cura dell'interiorità diventano obiettivi fondamentali della nostra esperienza ordinaria.
Per approfondire l’esperienza della contemplazione, la Presidenza nazionale rilancia il
progetto “Osea” per la formazione spirituale, un modo per implementare, condividere e rilanciare una sintesi sempre nuova fra contemplazione e impegno. Particolare attenzione, in tale prospettiva, sarà riservata all’esperienza degli esercizi spirituali, che devono continuare a essere proposti regolarmente in maniera che ciascun socio, ogni anno, possa partecipare ad un turno, così come chiede la Chiesa.

A questo scopo il Centro nazionale sta effettuando un censimento delle esperienze di esercizi spirituali tra le associazioni diocesane, per attivare una rete di esperienze diffuse sul territorio da offrire ad ogni socio.
Inoltre propone un turno di esercizi per gli assistenti diocesani e parrocchiali (12-17 novembre 2006
), perché, vivendo una forte esperienza di Dio, suscitata dall'ascolto della sua Parola in un clima di silenzio e di preghiera, possano poi riportarla in maniera più feconda agli altri.

Anche il livello regionale ha scelto di integrare il calendario degli esercizi spirituali diocesani aggiungendo 3 tipologie di proposta, cosicché ciascun socio possa scegliere tra una maggiore quantità di date quella più utile per sé.

1) La prima esperienza ripete la scelta di proporre ai responsabili e ai soci interessati un'ulteriore opportunità per vivere un ciclo di Esercizi Spirituali unitari per giovani e adulti nel periodo estivo. L'appuntamento del 2007 si collocherà nel primo weekend di agosto (da venerdì 3 a domenica 5). - il volantino

2) La seconda tipologia vuole aprire uno spazio dedicato alla famiglia. Molti adulti di AC sono sposi. A loro si rivolge la Delegazione regionale, e in particolare l'équipe adulti delle Marche, per proporre una esperienza di spiritualità coniugale. Stiamo parlando della possibilità di organizzarsi un ritiro, come coppia o famiglia, presso il CENTRO  DI SPIRITUALITA' MATRIMONIALE  DI CARESTO (Sant'Angelo in Vado, PU) che è aperto tutti i fine settimana dell'anno. Ogni anno fanno questa esperienza migliaia di famiglie (ovviamente anche con i figli) provenienti da tutta Italia. Ogni famiglia è invitata a prendere contatti con l’eremo e a prenotarsi  in base alle proprie esigenze. Per maggiori informazioni si può chiedere direttamente o collegarsi al sito www.caresto.it. All’equipe adulti non dispiacerebbe sapere chi partecipa a queste esperienze! - il volantino

3) Ci pare importante ribadire, poi, quanto ci suggerisce il Progetto Formativo sulla opportunità di vivere un'esperienza di Esercizi spirituali in vista di scelte determinanti o specifiche condizioni di vita, ad esempio nel passaggio dall’adolescenza alla giovinezza (18-20 anni). A questo proposito riproporremo l'appuntamento di “Orientamente. Liberi di scegliere… l’università, anticipandolo ad un weekend di Quaresima (3-4 marzo 2007). Sarà questa un'occasione di discernimento vocazionale per giovanissimi dai 17 ai 19 anni, da vivere una tantum come particolare forma di esercizi spirituali finalizzati alla scelta dell'università intesa come periodo importante per costruire il proprio futuro di persona. - www.orientamente.splinder.com

Infine vogliamo anche mettere a tema gli esercizi spirituali in un'équipe regionale unitaria (lunedì 12 marzo 2007, ore 20.30, Loreto), che alternerà un momento di riflessione guidato da un responsabile nazionale a un momento di laboratorio.

mercoledì 27 settembre 2006

Serra de' Conti: scuola genitori

Pubblicata su Vivere Jesi la notizia dell'attivazione della Scuola genitori a Serra de' Conti. La proposta, nata dalla collaborazione tra AC parrocchiale, AGE, Comune e Centro Servizi per il Volontariato, intende aiutare le famiglie e la scuola ad avere rapporti migliori anche per evitare il disagio dei ragazzi. Il calendario prevede una prima serie di 4 incontri tra ottobre e dicembre presso la scuola Leopardi di Serra. Per ulteriori dettagli, rimandiamo alla lettura dell'articolo.

martedì 26 settembre 2006

AC Pesaro: formare al bene comune

L'Azione Cattolica di Pesaro, insieme al Centro diocesano di formazione "Giovanni Paolo II", organizza un incontro sul tema "Il bene comune. Il contributo dei cattolici all'edificazione della città dell'uomo". Relatore sarà il prof. Luigi Alici, Presidente nazionale dell'Azione Cattolica.
L'iniziativa ben si colloca all'interno della sensibilità dell'AC per i temi della città e del bene comune ribaditi nelle linee progettuali nazionali 2006-2007, e come tappa del progetto regionale "Ri-amare la città".
L'appuntamento è per giovedì 5 ottobre alle ore 21.00 presso la sala del Cinema Loreto a Pesaro (scarica il volantino).
La Presidenza diocesana di AC invita tutti i soci delle Marche interessati a partecipare.


lunedì 25 settembre 2006

Buon lavoro a don Ugo!

Il Fatto del giorno di oggi, a firma di Mons. Francesco Lambiasi, riporta la notizia che Mons. Ugo Ughi è stato nominato dalla CEI Vice Assistente Generale dell'AC (incarico precedentemente ricoperto da Mons. Domenico Sigalini, ora vescovo di Palestrina). Don Ugo lascia così l'incarico di Assistente Nazionale del Settore Adulti (in cui sarà sostituito da don Giuseppe Masiero di Padova, già Assistente Nazionale delle ACLI) per servire con la sua grande umanità, saggezza e fede l'associazione tutta a fianco di Mons. Lambiasi.
Al carissimo don Ugo, dunque, gli auguri più affettuosi e sentiti di buon lavoro dall'AC della sua regione.

domenica 24 settembre 2006

AC Jesi: proposta formazione educatori

Nella scelta di raccontare e successivamente documentare il percorso diocesano attorno alla realizzazione del laboratorio della formazione, cominciamo il viaggio dalla AC di Jesi.
Nel mese di luglio il Consiglio diocesano ha redatto e diffuso una
scheda di verifica per tutti gli educatori e animatori diocesani come stimolo a riflettere sul proprio cammino formativo sia a livello personale sia di gruppo educatori. Sarà compito dei Presidenti parrocchiali raccogliere e riportare a livello diocesano l'esito dell'indagine.
Inoltre è stato stilato un
percorso formativo annuale che prevede ogni anno un momento intensivo a settembre (scuola quadri), una tappa in gennaio (formazione in équipe), una due giorni annuale vocazionale per nuovi educatori, e ogni tre anni un campo diocesano educatori. Inoltre si propone ai membri delle équipe la partecipazione a turno ai campi regionali e nazionali.
Prossime tappe per questa fase iniziale del progetto, l'incontro diocesano educatori (30 settembre 2006) e il campo diocesano educatori (estate 2007).


Leggi la proposta di percorso

Città e bene comune

Città e bene comune sono due parole significative sottolineate dalle linee programmatiche nazionali 2006-2007, in cui leggiamo: ri-amare la città è la sintesi dell’impegno non episodico o residuale che l’associazione vuole esprimere verso i contesti sociali e civili entro cui è radicata. Desideriamo essere e diventare, sempre più, spazio entro cui si coltiva l’interesse per la vita della città, sia attraverso i percorsi formativi ordinari di educazione della cittadinanza, sia creando luoghi di discernimento e di dialogo, per costruire e perseguire il bene comune, ovvero il bene di tutto l’uomo e di tutti gli uomini.
Nella Traccia di riflessione in preparazione al Convegno Ecclesiale di Verona, inoltre, leggiamo: Tipica della cittadinanza è l’idea di un radicamento in una storia civile, dotata delle sue tradizioni e dei suoi personaggi, e, insieme, il suo significato universale di civiltà politica (Titolo IV cap.15 lett.e).

Il Centro nazionale sostiene questa forma di missionarietà con molteplici strumenti:
- il progetto “Sul sentiero di Isaia, esercizio di pace e cittadinanza;
- l'attività dell'Istituto Bachelet (ad es. cfr. gli atti del XXVI Convegno);
- alcuni libri pubblicati dall'AVE;
- contributi di approfondimento, tra cui, ad es.,
l'editoriale a firma di Ilaria Vellani su Dialoghi.Info;- il format sulla Costituzione per giovanissimi e giovani da realizzare nelle diocesi (a richiesta);
- alcuni appuntamenti nazionali, tra cui il seminario “I ragazzi e le città” (3-4 febbraio 2007);
- il 
progetto Educapolis promosso dal MIEAC;
- l'attenzione a come le grandi città esprimono la presenza ecclesiale e promuovono l'esperienza associativa e il progetto “Nicodemo, per promuovere esperienze missionarie.

Anche la Delegazione regionale vuole sottolineare questa attenzione con la proposta di attivare "laboratori di bene comune" attraverso il Progetto Ri-amare la città, anche per riprendere e incarnare nella realtà locale il grande ambito della cittadinanza, delineato nel Convegno di Verona come la dimensione dell’appartenenza civile e sociale degli uomini, oltre che per stimolare la vita associativa attraverso il confronto e il dialogo promuovendone allo stesso tempo la visibilità a livello diocesano e regionale.

Insediato il Comitato organizzatore di Loreto 2007

Il giornale on line di Ascoli Piceno IlQuotidiano.it pubblica la notizia dell'insediamento ufficiale del Comitato organizzatore dell'Agorà dei giovani (Loreto 2007, classificato dal governo come grande evento), avvenuto ieri a Montorso alla presenza del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Francesco Rutelli, del Presidente della Regione Gian Mario Spacca, di Guido Bertolaso coordinatore nazionale della Protezione Civile, di Mons. Mocavero a rappresentanza della CEI e dell'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede Giuseppe Balboni D'Acqua.

venerdì 22 settembre 2006

Le settimane: missionarietà a misura di parrocchia

Tra le proposte missionarie a misura di parrocchia, quella delle “Settimane” nasce dal desiderio di fare sintesi tra la dimensione della formazione e quella della missione. In particolare, in essa trovano un fecondo punto di incontro i cammini specifici e il programma unitario, vivace e creativa traduzione dell’esperienza associativa, specie quando essa sa sperimentare nuove modalità di formazione e di attenzione rispetto ad alcuni grandi temi della vita e della fede. Il Progetto formativo stesso le prevede e offre così la possibilità all'AC di progettare la sua apertura e la sua presenza sul territorio parrocchiale.


Per facilitare la declinazione diocesana e parrocchiale delle Settimane il Centro nazionale come ogni anno ha preparato un agile opuscoletto con spunti di riflessioni che aiutino a realizzare, intorno a questi momenti forti, micro-progetti che arricchiscano il vissuto associativo.


Ma la cosa che ci piacerebbe di più, è conoscere come questa proposta si è radicata e declinata a livello diocesano e parrocchiale, arricchendo l'esperienza associativa ordinaria. Aspettiamo i vostri racconti.


Per approfondire:


Preparativi per Verona

Pronta la Relazione-sintesi della regione ecclesiale delle Marche in vista del IV Convegno Ecclesiale di Verona.
Il testo sarà al centro della riflessione che domani, sabato 23 settembre, vedrà impegnati i delegati marchigiani, convocati a Loreto (Centro Giovanni Paolo II - Montorso) dalle ore 9.30 alle ore 12.30 per approfondire il lavoro dei 5 ambiti tematici.

Inoltre, tutti i Delegati marchigiani che aderiscono all'AC, si troveranno insieme sabato 30 settembre, dalle 16.00 alle 19.00 presso la sede della Delegazione regionale delle Marche per confontarsi sui contributi elaborati a livello nazionale.

giovedì 21 settembre 2006

Progettare l'adesione

Come sappiamo bene, il cammino che ciascun socio, ciascuna associazione parrocchiale e diocesana deve compiere ogni anno per la scelta dell'adesione va progettato, non come una cosa in più ma come modalità di pensare e proporre la vita associativa stessa.
Si tratta, infatti, di rimettere al centro dell'esperienza associativa questo spazio di discernimento e verifica sulle caratteristiche fondamentali dell'identità dell'Associazione a cui si decide di rinnovare la propria appartenenza, in un cammino che è al tempo stesso spirituale, vocazionale (che incide, dunque, sulla forma del servizio ecclesiale che si sceglie), formativo e laicale. Un esercizio di sintesi, si potrebbe dire, tra aspetti ideali, missionari e concreti, questi ultimi non meno importanti e legati alla organizzazione, al collegamento costante tra responsabili e soci, alla dimensione economica, in quanto l'AC non ha né sponsor né finanziatori, ma fonda liberamente la sua attività sul contributo corresponsabile di chi aderisce al suo "progetto" e di cui i responsabili devono prendersi cura concretamente.


Il Centro nazionale ogni anno accompagna questa forma di progettualità associativa, che vede nel periodo tra settembre e dicembre lo spazio dell'accoglienza, del discernimento, della scelta personale e comunitaria, della celebrazione alla scuola di Maria nella festa dell'Immacolata concezione; e durante il resto dell'anno l'occasione per comunicare e condividere con altri la bellezza di quest'esperienza. Tra gli strumenti elaborati quest'anno segnaliamo:



Anche il livello regionale è impegnato a coordinare e sostenere le associazioni diocesane in questo compito. Oltre a raccogliere e condividere attraverso i blog idee e materiali nazionali e diocesani, ha programmato per lunedì 9 ottobre alle ore 20.00 a Loreto (aula Paolo VI) un incontro di approfondimento sul tema dell'adesione, primo di un ciclo di 3 incontri unitari che mette insieme Comitato Presidenti, Equipe regionali ACR, SG e SA e il Laboratorio Segretari e amministratori. L'appuntamento prevedrà nella prima parte l'incontro con Vincenzo Serra, amministratore nazionale, che alla competenza tecnica ed economica in materia unisce la sua significativa testimonianza personale e la profonda convinzione nei contenuti che l’Azione Cattolica pone a fondamento di questa importante proposta; la seconda parte, invece, sarà un momento di laboratorio. Leggi la lettera di invito spedita alle Presidenze e alle équipe diocesane.

lunedì 18 settembre 2006

Cultura e comunicazione: a servizio della Buona Notizia

Tra le parole chiavi dell'anno associativo troviamo "cultura e comunicazione",  rilette nell'ottica evangelizzatrice. La difficoltà di vivere e di coniugare la fede nel contesto odierno riafferma ed evidenzia che se la fede non diventa cultura, non cresce, non si radica, non ha la possibilità di svilupparsi, di entrare in dialogo con le culture del nostro tempo, di essere annuncio in una società multiculturale. C’è bisogno, quindi, di un’Associazione in grado di aiutare ogni singolo socio e l’intera comunità cristiana ad acquisire una laicità dello sguardo, capace di penetrare nelle pieghe del vissuto, di abitare i linguaggi dell’oggi, di conoscerli e di utilizzarli per comunicare la bellezza, il senso e il valore di una vita salvata e redenta. Si tratta dunque non solo di una cultura "alta", ma della capacità di incidere sulle mentalità, sui gesti quotidiani; della possibilità di elaborare un pensiero e di prendere parola sulle tante questioni che vanno a toccare la nostra vita. Per questo è opportuno innanzitutto che la nostra formazione attrezzi le persone a tale compito.

Gli strumenti che l'AC nazionale ha attivato a questo scopo sono Dedalo, il Centro Studi, il sito Dialoghi.Info.
Essi, tra l'altro, possono sostenere quelle associazioni diocesane o parrocchiali che hanno scelto di attivare il
Progetto Dialoghi. Cultura e comunicazione in parrocchia.

Tra gli appuntamenti offerti dal Centro nazionale nel 2007 segnaliamo:



  • 19 gennaio: Convegno Istituto Toniolo



  • 9-10 febbraio: Convegno Istituto Bachelet



  • 9 marzo: Seminario Istituto Paolo VI



  • 5 maggio: forum rivista Dialoghi


La Delegazione regionale proverà a far circolare, grazie ai due blog (AC Marche News e AC Marche LAB) e alla newsletter Tam Tam Marche, idee, progetti, approfondimenti e racconti di vita associativa; a tale scopo chiede a chiunque volesse redersi disponibile a collaborare alla redazione web (non solo per competenze tecniche ma anche come riferimento locale, come "inviato speciale"...) di farsi vivo. Parallelamente la Delegazione cercherà anche di approfondire il tema "comunicazione" e contemporaneamente di mettere in atto una comunicazione il più attenta possibile ai linguaggi utilizzati, calibrati su chi ci ascolta e ci legge.

Il Centro Studi dell'AC

Se negli ultimi anni abbiamo imparato sempre di più a coniugare parole come comunicazione e cultura, comprendiamo l'importanza della scelta dell'AC di attivare un Centro Studi.
Si tratta di un luogo di servizio culturale che da un lato permette all’Associazione di recepire le tendenze culturali, sociali e politiche in atto; dall'altro aiuta l’Associazione a rendere organica, unitaria ed esplicita la sua attività culturale. Esso è costituito dal coordinamento degli
Istituti dell'Azione Cattolica Italiana (Istituto Paolo VI per lo studio del movimento cattolico in Italia, Istituto Toniolo per il diritto internazionale della pace, Istituto Vittorio Bachelet per lo studio dei problemi sociali e politici), con la rivista Dialoghi e con il Laboratorio nazionale della formazione, nello stretto legame con i movimenti dell'AC (MLAC, MSAC, MIEAC, MEIC, FUCI). Esso vuole essere un luogo di studio e approfondimento a servizio dell'associazione tutta in cui costruire un pensiero attento sulle questioni che l'associazione ritiene più urgenti, fornendo approfondimenti, spunti di discussione, materiali, occasioni di incontro e studio.
Il luogo in cui confluisce l’elaborazione culturale del Centro Studi è
Dialoghi.info e il gestore della conoscenza Dedalo consente agli utenti di organizzare percorsi propri di formazione e di approfondimento. Entrambi questi strumenti, dunque, diventano spazi privilegiati per sostenere le associazioni diocesane nella loro riflessione e nella loro missionarietà, e le associazioni parrocchiali nell'attivazione del Progetto Dialoghi. Cultura e comunicazione in parrocchia.
Per informazioni:
centro.studi@azionecattolica.it.

domenica 17 settembre 2006

Ascoli: uno psicologo in sede

Forte della convinzione che l'azione educativa richiede competenze trasversali e soprattutto non può e non deve prescindere dalla conoscenza scientifica di dinamiche psicologiche e delle corrette prospettive di intervento, l'AC di Ascoli presenta nel suo blog IVA un progetto teso a fornire agli educatori ACR e giovanissimie più in genere agli operatori di pastorale o ai genitori interessati un valido strumento di consultazione, indagine ed intervento con cui verificarsi periodicamente per un'azione educativa efficace, specie fronte alle situazioni di disagio.
Il progetto, dal titolo Open mind, si propone di garantire a cadenze regolari la presenza presso la sede dell'AC diocesana di uno psicologo/psicoterapeuta con il quale verificare il cammino del gruppo, sottoporre situazioni di disagio presenti all'interno dello stesso e pensare, assieme, a possibili interventi; garantire inoltre la possibilità di una corrispondenza immediata via mail e di incontri on-line (via chat o via forum, sempre previa registrazione) con gruppi di educatori su vari temi di discussione.
Tale rete potrà estendersi a coinvolgere anche il centro giovanile dell'Impronta e tutte le aggregazioni laicali che operano nel campo della pastorale dei ragazzi e degli adolescenti.
Coordinano il progetto l'equipe ACR diocesana e l'Equipe giovani.
Per saperne di più leggi l'intero progetto.

sabato 16 settembre 2006

Famiglia e vita: un'attenzione costante

Proseguiamo la rassegna delle parole chiave del programma associativo puntando l'attenzione sul binomio: famiglia e vita. Nelle linee nazionali leggiamo:
Una rinnovata passione missionaria non può che valorizzare il ruolo specifico della famiglia nella comunicazione della fede e nell’annuncio del Vangelo, attraverso la testimonianza e il servizio alla vita, in tutte le sue forme e condizioni, all’uomo, al bene comune. L’essere Associazione, una e articolata, impegna a camminare nell’unità e a fare famiglia. È necessario mutuare dalla famiglia lo stile e la qualità delle relazioni che in essa si sperimentano.


La famiglia, dunque, è al centro della proposta associativa sia come destinatario che come soggetto di un'azione evangelizzatrice e formativa, sia come modello per vivere l'esperienza dell'unitarietà e del dialogo intergenerazionale che caratterizzano la vita dell'AC.


Questi gli strumenti che l'AC si è data ai vari livelli per raggiungere tali obiettivi:




  • per tutti l'esercizio di una progettualità condivisa: il Progetto Nazaret, ad esempio, vuole sperimentare percorsi fattibili nelle parrocchie e nelle diocesi per evangelizzare la famiglia o far sì che essa racconti il Vangelo.



  • il Centro nazionale si è dotato dell'Area famiglia e vita, con il compito di approfondire e tradurre nell'esperienza quotidiana le questioni che interpellano le famiglie di oggi; di monitorare e collegare le innumerevoli e significative esperienze già esistenti; di sensibilizzare le associazioni a dedicare un'attenzione unitaria e trasversale alla famiglia.



  • alcuni appuntamenti nazionali: il seminario su famiglia e società (18 novembre 2006); l'incontro per fidanzati (10-11 febbraio); uno spazio all'interno del Convegno delle Presidenze diocesane (27-20 aprile)



  • la Delegazione regionale vuole accompagnare questa attenzione segnalando, tra le proposte spirituali inserite in calendario, l'esperienza degli esercizi spirituali per le famiglie organizzati dal Centro di spiritualità matrimoniale di Caresto, nelle Marche, perché gli sposi possano vivere uno spazio privilegiato per proseguire quel dialogo spirituale che alimenta il sacramento del matrimonio e la loro vocazione matrimoniale.



Dialoghi.Info riporta un editoriale di Francesca Zabotti (vicepresidente nazionale per il Settore Adulti e referente dell'Area Famiglia e vita) che mette a tema la bellezza della vocazione famigliare (leggi l'intero contributo).

venerdì 15 settembre 2006

Formazione: per fare laboratorio

 Come già anticipato, raccogliamo qui una serie di documenti di approfondimento sul laboratorio della formazione, a partire da quelli raccolti nella apposita sezione del sito nazionale.


(aggiornamento in progress)

Due giorni a Loreto

Il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile sta svolgendo in questi giorni una serie di incontri al Centro Giovanni Paolo II di Montorso per presentare l'Agorà dei Giovani Italiani, il cammino triennale che sta prendendo il via e che farà tappa a settembre 2007 nell'Incontro nazionale dei giovani con il S. Padre a Loreto.
Ad ascoltare i dettagli sul percorso triennale e i suoi temi e ad iniziare a definire gli aspetti organizzativi di Loreto 2007 sono invitati tutti gli incaricati per la pastorale giovanile delle diocesi e delle aggregazioni ecclesiali italiane.
Per le diocesi del Centro Italia l'appuntamento della "due giorni" è venerdì 15 e sabato 16 settembre, mentre per le aggregazioni laicali e congregazioni religiose sabato 16 e domenica 17 settembre.
Il programma della due giorni sarà il seguente:
primo giorno: arrivi in mattinata; pranzo; nel pomeriggio presentazione del percorso triennale e dell’incontro nazionale; celebrazione del Vespro; cena; in serata gruppi di lavoro.
secondo giorno: celebrazione delle Lodi e dell’Eucaristia; colazione; dibattito sul percorso triennale e sull’incontro nazionale; informazioni di carattere tecnico; notizie su Sydney 2008; pranzo; partenza.


Per approfondire:


Intervista a don Filippo

Lo scorso sabato 9 settembre la diocesi di Senigallia ha festeggiato l'ordinazione sacerdotale di don Filippo Savini, un giovane di 26 anni cresciuto nell'AC di Chiaravalle.
Ci uniamo a quanti lo hanno accompagnato nell'augurare a don Filippo un'esperienza gioiosa di servizio alla Chiesa.
Segnaliamo una sua
intervista dal sito Vivere Senigallia.

giovedì 14 settembre 2006

Ripartire dalla formazione

La vita associativa riprende il via, rimettendo al centro la formazione. Nel passaggio che ci porta a tradurre il Progetto Formativo dentro i cammini quotidiani abbiamo capito che possiamo pensare processi formativi personalizzati, modulari, organici attraverso lo stile del laboratorio.
Con questa acquisizione i Presidenti, gli Assistenti e i Responsabili diocesani presenti al modulo formativo di Roma sono tornati a casa: il laboratorio è allo stesso tempo metodo e contenuto; un luogo dove si pensa, sperimenta, approfondisce il modello formativo dell’associazione, ma anche uno stile di lavoro per mettere in circolo le competenze e progettare una formazione adatta alle persone che ci sono state affidate. La strada della progettualità promette di essere una risposta vivace ed originale alle sfide della nuova evangelizzazione, lo stile laboratoriale si configura sempre più come la modalità propria dell'AC, e il laboratorio della formazione in particolare diventa il fulcro della vita associativa diocesana, elaborata secondo i criteri del Progetto Formativo (a supporto di tale lavoro esiste già il sussidio Nel cantiere della formazione).


Per questo scopo è stato presentato il Laboratorio nazionale della formazione, che grazie a un'équipe (a cui è stato invitato a far parte, tra gli altri, il Presidente diocesano di Jesi, Michele Contadini) lavorerà contemporaneamente sugli itinerari formativi di settori e articolazioni e sulla preparazione degli incaricati diocesani per la formazione. Per tale scopo è stata proposta una serie di weekend residenziali per consentire a tutte le associazioni diocesane una presenza; gli appuntamenti tra cui si può scegliere sono: 24-26 novembre; 12-14 gennaio; 23-25 marzo; 14-16 settembre.


Alla Delegazione regionale è stato chiesto di inserirsi in questo percorso nelle forme che gli sono specifiche: con un ruolo di coordinamento, incoraggiando e supportando ogni diocesi perché attivi il laboratorio della formazione e attivando un monitoraggio e una documentazione del lavoro delle diocesi, di raccolta, cioè, non solo di iniziative, ma di progetti, valutazioni, verifiche, sperimentazioni perché il Centro nazionale abbia costantemente il polso della vitalità associativa e possa elaborare proposte che intercettano le esigenze reali delle persone.

Oltre all'incontro della Delegazione con le realtà diocesane (in appuntamenti regionali unitari e di settore, durante i Consigli diocesani...), possiamo utilizzare il blog AC Marche LAB, nato appunto come un laboratorio virtuale per raccontare e documentare progetti e percorsi con cui condividere e organizzare l'esperienza associativa. Vi invitiamo ad approfittare di esso e a inviarci materiale. In esso, inoltre, continueremo a raccogliere contemporanemente approfondimenti sul tema della formazione e del laboratorio formativo.
Buon lavoro!

Una rete di competenze per fare vita associativa

Per promuovere la vita associativa, offrire spazi di incontro tra i vari livelli e riflettere su alcuni nodi cruciali e su prassi sperimentate, la Presidenza nazionale propone lo sportello di tutoring per la vita associativa.


Si tratta di un progetto scaturito dalle visite della Presidenza nazionale ai Consigli regionali nel 2005-2006, che vuole proseguire una metodologia di Promozione Associativa basata sull'incontro. Il percorso, che approfondiremo più avanti, articolerà in una fase di monitoraggio in cui raccogliere la prassi associativa locale; una serie di interventi con la forma del laboratorio per mettere in circolo strumenti e competenze e proporre percorsi mirati alle singole esigenze; una rete di relazioni ampliata anche dagli strumenti di comunicazione che l'Associazione si è data.


Lo sportello di tutoring


Che cos'è e a cosa serve: Lo sportello è lo strumento che il Centro nazionale mette a disposizione delle Delegazioni Regionali, delle Associazioni Diocesane e per discutere insieme ed elaborare idee condivise in riferimento ai nodi e alle problematiche della vita associativa.
Il metodo: I Delegati regionali e i Responsabili diocesani segnalano al Centro Nazionale la necessità di affrontare questioni, avvertite come particolarmente significative e cruciali e/o l’esigenza di accompagnare dei responsabili nell’elaborare particolari progetti e processi del vissuto associativo. Lo sportello registra la richiesta e organizza, raccogliendo le disponibilità, un apposito incontro a Roma. S’incontreranno associazioni che hanno espresso richieste simili (la condivisione) e saranno coinvolti, come tutor, responsabili con esperienza associativa significativa (la rete delle competenze).
Stabiliamo un contatto: Oltre alla comunicazione telefonica (06661321), la Delegazione e le Associazioni diocesane potranno inoltrare la propria richiesta in qualsiasi momento all’indirizzo promozione@azionecattolica.it. Saranno ricontattati per stabilire tempi e modalità dell’incontro.


Per i responsabili diocesani e i Presidenti parrocchiali: dal momento che lo sportello raccoglie le richieste scaturite da una riflessione degli organi associativi unitari (consiglio diocesano, presidenza diocesana, delegazione regionale), si invitano i responsabili diocesani e parrocchiali a rivolgere le proprie questioni alla presidenza diocesana o ad acmarche@tele2.it. Provvederemo, in tal caso, a segnalare al Centro nazionale le questioni significative.

mercoledì 6 settembre 2006

Condividere: un anno di comunione

Con l'inizio di settembre è cominciato il nuovo anno associativo. Sarà un anno all'insegna della comunione.
Innanzitutto perché prenderemo parte, con la Chiesa tutta, al Convegno ecclesiale di Verona, a cui arriviamo dopo un cammino di riflessione e discernimento e da cui ripartiremo cercando di tradurne gli esiti con le parole e i gesti che da laici sapremo inventare.
In secondo luogo perché il percorso del triennio associativo ci suggerisce che dalla contemplazione di Cristo Risorto, speranza del mondo, non possiamo che condividere il dono della Chiesa e il racconto della Speranza con tutti gli uomini.
L'icona evangelica del buon samaritano (Lc 10, 30-37), inoltre, ci aiuterà a verificare la qualità delle nostre relazioni, personali sociali ed ecclesiali, e il grado di gratuità che ci consente di farci prossimi, di sperimentre la vicinanza stretta con coloro che soffrono, sono fragili, vivono grandi e piccole fatiche quotidiane.
Infine sarà un anno in cui potremo riscoprire nella forma dell'associazione quella porzione di popolo di Dio che cammina insieme per aiutarsi reciprocamente a seguire il Signore e a farlo incontrare ad ogni persona.
Buon cammino a tutti!


Per approfondire: gli articoli del Dossier monografico su Nuova Responsabilità

Una formazione da laboratorio

laboratorioAl modulo dell'1-3 settembre scorso è stato tenuto a battesimo il Laboratorio Nazionale della Formazione (LNF). Accanto alla sua attività, ogni associazione diocesana è chiamata ad approfondire e il tema e a progettare localmente la formazione.
A tale scopo apriamo su questo blog "laboratoriale" una serie di approfondimenti, in attesa di raccogliere e documentare il lavoro delle AC delle Marche.


Cominciamo da quanto dice il Progetto Formativo dell'AC, sottolineando nel testo le idee portanti di questa scelta metodologica fondamentale per un'AC rinnovata e fedele a se stessa.


«Il percorso più adatto a raggiungere questi obiettivi (ndr.: le competenze formative dell'educatore) è quello del laboratorio: contesto in cui possono essere sperimentate situazioni formative diverse e complementari come lo studio e la riflessione sui contenuti, la progettazione e la valutazione dell’esperienza, la verifica e il confronto. È uno stile di laboratorio quello che permette di valorizzare conoscenze teoriche e pratiche, la propria esperienza e l’apporto del gruppo. Riteniamo che ogni associazione diocesana debba dar vita ad un Laboratorio Diocesano della Formazione (LDF), come luogo di progettazione locale di una formazione che interpreta le esigenze e le caratteristiche del territorio e della diocesi; come luogo di ricerca teorico/pratica in ordine al rinnovamento degli itinerari formativi parrocchiali; come luogo dedicato a preparare, sostenere e accompagnare gli educatori parrocchiali e a formare figure educative nuove, necessarie ad un’associazione impegnata nell’evangelizzazione e nella ricerca di un dialogo missionario aperto a tutti».

martedì 5 settembre 2006

Intervista a Paola Bignardi

Il sito associativo Dialoghi.Info intervista Paola Bignardi a poco più di un mese dal Convegno di Verona, approfondendo le sfide che si aprono per la Chiesa e i credenti, come emergono anche dal suo ultimo libro Esiste ancora il laicato?.
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Collaboratori nella parrocchia e nelle professioni

Laicità, pastorale integrata, diocesanità e servizio alla parrocchia, professioni e ambienti di vita... sono alcune delle parole chiave emerse dal dialogo tra Benedetto XVI e i sacerdoti della diocesi di Albano lo scorso 31 agosto. «Mi sembra che oggi - ha affermato il S. Padre - sia nei Movimenti, sia nell’Azione Cattolica e nelle nuove Comunità che esistono, abbiamo operatori che devono essere collaboratori nella parrocchia per una pastorale “integrata”. Il parroco non deve solo “fare” ma anche “delegare”... Essi devono imparare ad integrarsi realmente nel comune impegno per la parrocchia» sia collaborando con la Diocesi attorno al proprio Pastore, sia cercando di incontrare e di dire una parola missionaria a quelli che non frequentano la parrocchia, non hanno fede o hanno poca fede. «Soprattutto questi nuovi soggetti della pastorale e i laici che vivono nelle professioni di questo nostro tempo, devono portare la Parola di Dio anche negli ambiti che per il parroco spesso sono inaccessibili. Coordinati dal Vescovo, cerchiamo insieme di coordinare questi diversi settori della pastorale, di attivare i diversi operatori e soggetti pastorali nel comune impegno: da una parte, di aiutare la fede dei credenti, che è un grande tesoro, e, dall’altra, di far giungere l’annuncio della fede a tutti coloro che cercano con cuore sincero una risposta appagante ai loro interrogativi esistenziali».

lunedì 4 settembre 2006

Dietro le quinte dei sussidi

Anche quest’anno ho avuto l’opportunità di collaborare alla preparazione dei sussidi per il cammino annuale dei giovanissimi, e anche quest’anno, più o meno titubante, ho accettato l’invito… le competenze, si sa, sembrano non bastare mai e lo sguardo sembra  sempre troppo ristretto rispetto ai giovanissimi e agli educatori di tutta Italia… sarà forse per questo che in AC si lavora insieme?
È un’osmosi molto bella quella che fa incontrare, scambiare e arricchire reciprocamente esperienze e sensibilità diocesane con quelle nazionali: per quel che ho potuto, ho cercato di non portare solo “la voce” di Senigallia ma anche quelle raccolte durante gli incontri regionali e negli appuntamenti più informali.
La fatica più grande di questi ultimi tempi nel pensare e progettare la formazione, credo sia un po’ quella sensazione di “navigare a vista” in attesa di una rotta un po’ più organica che dovrebbe scaturire dagli itinerari formativi. Questo implica dunque un grande lavoro da parte di ogni équipe diocesana e anche di ogni singolo educatore nel tradurre quelle che sono tracce e proposte in veri e propri percorsi concreti; in questo senso continua ad essere un tesoro inesauribile e irrinunciabile tutto l’approfondimento che apre il sussidio educatori sui criteri della formazione. Guai se ci prendesse la tentazione di “sorvolarlo”!
Infine un augurio e una richiesta: un sussidio scritto può solo “dare il la”, un po’ come uno spartito: perché diventi musica servono gli strumenti e soprattutto i musicisti… l’augurio è che la musica dei vostri gruppi sia così bella da far danzare tutti quanti l’ascoltano; la richiesta è di condividere tutto quanto darete vita così che reciprocamente i nostri “repertori” possano crescere ed arricchirsi a vicenda. Buon lavoro!
Marica (Resp. regionale MSAC)

venerdì 1 settembre 2006

Giovani nel cuore dell'Europa

Tra pochi giorni il Centro giovanile Giovanni Paolo II di Montorso accoglierà la V edizione dell'Agorà dei giovani del Mediterraneo. L'iniziativa - che dal 2001 vede ogni anno a settembre l'arrivo di giovani provenienti da 24 Paesi del bacino del Mediterraneo - offre l'opportunità di incontro e scambio tra giovani di differenti civiltà e culture, accomunati dalla voglia di ritrovarsi di volta in volta attorno ad una delle 8 beatitudini.
Al centro della proposta 2006 Beati quelli che hanno compassione degli altri: Dio avrà compassione di loro (consulta il programma), il consueto appuntamento di preghiera e festa dal titolo EurHope, con la veglia quest'anno animata dai Frères della comunità di Taizé (scarica il volantino). L'appuntamento è a Montorso, il 9 settembre, dalle ore 16.00 alle ore 01.30.


Per informazioni:
Centro Giovanni Paolo II
Via Montorso 3
60025 Loreto AN
Tel. 071.7501552
www.giovaniloreto.it
centrogiovannipaolo2@loreto.191.it