sabato 21 aprile 2007

Racconti dalla SFS

 Come promesso, cominciamo a raccontare dalla viva voce degli studenti marchigiani che vi hanno partecipato, l'esperienza della Scuola di Formazione per gli Studenti organizzata dal Movimento Studenti di AC a Chianciano Terme, dal 13 al 15 aprile scorsi.

Grazie a Matteo di Jesi e a Giuliano di San Benedetto per quanto ci hanno scritto.
Aspettando altre testimonianze, vi auguriamo buona lettura!


nella foto: il Ministro Fioroni interrogato!



1.

In una scala da 1 a 10 la sfs 2007  - l'unica a cui ho pertecipato - merita nel complesso 9; ci sono stati infatti momenti che mi hanno colpito più di altri. Primo fra tutti il dialogo sul libro di Don Milani tenuto da Citran e Giuntella; Citran è stato a dir poco eccezionale e sentirlo leggere con quel tono e quell'espressività mi ha affascinato un sacco (sarà perchè io non ne sono capace e forse mai lo sarò!). Giuntella cercava per lo più battute ad effetto... gli piaceva sentirsi applaudire e tenere un comizio quando di solito è lui che partecipa ai convegni da giornalista intervistatore: per un momento si è sentito  elegiaco!!!
I professori e il costituzionalista, nonostante i loro discorsi siano stati catturanti, passano un pò in secondo piano quando ti trovi davanti il Ministro della Pubblica Istruzione!!! Tutti eravamo attentissimi al suo discorso e lui , da buon politico, risponde e non risponde alle domande che gli vengono poste. Visto che ci sono ne approfitto per dire che la nuova legge sull'Esame di Stato è giustissima e qui chiudo la parentesi.
Per quanto riguarda l'equipe nazionale complimentoni a Cizio e ai suoi favolosi bans, e alla responsabile della regione Marche, Marica, che, nonostante una bruttissima slogatura avvenuta il primo giorno, ha resistito per tutto il tempo come se nulla fosse: che forza di volontà!!!
In conclusione tanto di cappello all'organizzazione e a tutti quelli che ci si sono buttati dentro e a tutti noi che vi abbiamo partecipato da bravi studenti.
Matteo, Jesi

2.

13-14-15 aprile 2007. Per chi non lo sapesse proprio in questi giorni si è tenuta a Chianciano la SFS del MSAC! Per chi non sapesse cos’è, s’informasse, che non posso stare qui tutto il pomeriggio a spiegare roba a voi, insomma, un po’ di dignità! Ma qualcuno di potente deve aver pensato “Questo viaggio non s’ha da fare!”. Potente quanto? Abbastanza da far scioperare i treni. Quindi poco. Ma è bastato: combinato con un mio PICCOLO errore ci ha permesso di passare ben 7 (proprio 7) ore a Foligno, quindi siamo arrivati alle 7 e mezza di sera (e siamo partiti alle 5 di mattina…). Anche questo ha avuto i suoi aspetti positivi: abbiamo visto una città che altrimenti non avremmo neanche saputo che esisteva! (E poi 7 ore non sono mai sprecate se si ha con se un mazzo di carte). In effetti c’è anche un altro aspetto positivo: quel pomeriggio ha parlato Luigi Alici, il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, il cui discorso mi dicono che sia stato un po’ pesante anche se interessante. Autorevoli fonti fiorentine mi riferiscono che “C’era gente che si strappava di tutto per sopravvivere”. La frase non dice molto, ma è la trasposizione in italiano di qualcosa che non ricordo in dialetto di su.
Apparte l’inizio, la SFS si è svolta nel migliore dei modi, con autorevoli ospiti come l’attore Roberto Citran (che però non conosco) e il giornalista Paolo Giuntella (questo sì) che hanno ricordato don Lorenzo Milani, al quale era dedicata questa manifestazione (Per chi ancora non si fosse acculturato in proposito, forse devo specificare che nella SFS si parla di scuola). Ci sono stati anche interventi di eminenti professori, ma credo che il punto clue si sia raggiunto con l’intervento del ministro dell’istruzione Fioroni (che tristezza quando la gente diceva “E questo chi è?” e sono anche stati molti). Intervento sicuramente interessante, ma mi sento in obbligo di dire che il modo di parlare non era proprio il massimo per gente che aveva dormito poco la notte (eufemismo per dire che la gente s’è ‘ddormita).
Il riassunto di tutto è la semplice espressione “Noi studenti di AC crediamo nella scuola!” e quindi dobbiamo darci da fare per capire i difetti della scuola italiana e mettere tutto a posto. Ma come disse il saggio: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare! Aiutati che Dio ti aiuta! Chi ben comincia è a metà dell’opera! Una volta qui era tutta campagna! Si stava meglio quando si stava peggio! Vai giù di bastoni che ho la briscola!” Vabè mi sono allargato un po’. Ma il senso è chiaro. È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur rimettere a posto la scuola, ne va del futuro del mondo, e sicuramente la SFS ci ha aiutato a capire come. E per chi volesse saperlo o: partecipa alla prossima SFS fra tre anni, o aspetta che sia creata la macchina del tempo e va ad assistere a quella appena passata, come ho fatto io… Ma poi ho distrutto la macchina e non mi ricordo come si fa a ricostruirla, quindi dovrete aspettare. Pazienza. Basta avere un mazzo di carte. E il tempo se ne passa che è ‘na meraviglia…
Ovviamente ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati affinché tutto ciò potesse avvenire, quindi grazie a tutti i responsabili del MSAC, e in particolare a Cizio, senza i cui bans saremmo forse stati meglio, ma ci saremmo divertiti di meno. E per chi se lo stesse chiedendo, la risposta è 42 (se capite la citazione siete più intelligenti della media!). Se qualcuno non se lo fosse chiesto, mi dispiace per lui. Avrebbe trovato la soluzione al suo problema. Peccato. Ma così va il mondo.
Per chi se lo stesse chiedendo, sono lo stesso che ha scritto l’articolo sulla SFS di tre anni fa (se volete partecipare anche a quella, prendete la macchina del tempo di cui sopra, ma ve la sconsiglio perché pioveva) e no non ho bevuto nulla. No, non mi sono neanche sniffato o fumato qualcosa. Ci si vede alla prossima SFS! (O alla precedente…).
Sempre gloria e onore a San Benedetto del Tronto!

Giuliano Vallese

1 commento:

  1. Il signor Giuliano Vallese con la presente intende sottolineare una manomissione al proprio documento: l'originale diceva "Se qualcuno non se lo fosse stato chiedendo" invece di "Se qualcuno non se lo fosse chiesto". Qesto incomprensibile errore linguistico del correttore è stato giustificato con un "per alleggerire la frase", modo implicito per dire che i lettori non sarebbero stati abbastanza intelligenti da capire il messaggio. Ribellatevi. Commentate l'articolo e dite "Giuliano aveva ragione!" per confermare la vostra indubbia intelligenza!

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