mercoledì 6 settembre 2006

Una formazione da laboratorio

laboratorioAl modulo dell'1-3 settembre scorso è stato tenuto a battesimo il Laboratorio Nazionale della Formazione (LNF). Accanto alla sua attività, ogni associazione diocesana è chiamata ad approfondire e il tema e a progettare localmente la formazione.
A tale scopo apriamo su questo blog "laboratoriale" una serie di approfondimenti, in attesa di raccogliere e documentare il lavoro delle AC delle Marche.


Cominciamo da quanto dice il Progetto Formativo dell'AC, sottolineando nel testo le idee portanti di questa scelta metodologica fondamentale per un'AC rinnovata e fedele a se stessa.


«Il percorso più adatto a raggiungere questi obiettivi (ndr.: le competenze formative dell'educatore) è quello del laboratorio: contesto in cui possono essere sperimentate situazioni formative diverse e complementari come lo studio e la riflessione sui contenuti, la progettazione e la valutazione dell’esperienza, la verifica e il confronto. È uno stile di laboratorio quello che permette di valorizzare conoscenze teoriche e pratiche, la propria esperienza e l’apporto del gruppo. Riteniamo che ogni associazione diocesana debba dar vita ad un Laboratorio Diocesano della Formazione (LDF), come luogo di progettazione locale di una formazione che interpreta le esigenze e le caratteristiche del territorio e della diocesi; come luogo di ricerca teorico/pratica in ordine al rinnovamento degli itinerari formativi parrocchiali; come luogo dedicato a preparare, sostenere e accompagnare gli educatori parrocchiali e a formare figure educative nuove, necessarie ad un’associazione impegnata nell’evangelizzazione e nella ricerca di un dialogo missionario aperto a tutti».

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