lunedì 18 settembre 2006

Cultura e comunicazione: a servizio della Buona Notizia

Tra le parole chiavi dell'anno associativo troviamo "cultura e comunicazione",  rilette nell'ottica evangelizzatrice. La difficoltà di vivere e di coniugare la fede nel contesto odierno riafferma ed evidenzia che se la fede non diventa cultura, non cresce, non si radica, non ha la possibilità di svilupparsi, di entrare in dialogo con le culture del nostro tempo, di essere annuncio in una società multiculturale. C’è bisogno, quindi, di un’Associazione in grado di aiutare ogni singolo socio e l’intera comunità cristiana ad acquisire una laicità dello sguardo, capace di penetrare nelle pieghe del vissuto, di abitare i linguaggi dell’oggi, di conoscerli e di utilizzarli per comunicare la bellezza, il senso e il valore di una vita salvata e redenta. Si tratta dunque non solo di una cultura "alta", ma della capacità di incidere sulle mentalità, sui gesti quotidiani; della possibilità di elaborare un pensiero e di prendere parola sulle tante questioni che vanno a toccare la nostra vita. Per questo è opportuno innanzitutto che la nostra formazione attrezzi le persone a tale compito.

Gli strumenti che l'AC nazionale ha attivato a questo scopo sono Dedalo, il Centro Studi, il sito Dialoghi.Info.
Essi, tra l'altro, possono sostenere quelle associazioni diocesane o parrocchiali che hanno scelto di attivare il
Progetto Dialoghi. Cultura e comunicazione in parrocchia.

Tra gli appuntamenti offerti dal Centro nazionale nel 2007 segnaliamo:



  • 19 gennaio: Convegno Istituto Toniolo



  • 9-10 febbraio: Convegno Istituto Bachelet



  • 9 marzo: Seminario Istituto Paolo VI



  • 5 maggio: forum rivista Dialoghi


La Delegazione regionale proverà a far circolare, grazie ai due blog (AC Marche News e AC Marche LAB) e alla newsletter Tam Tam Marche, idee, progetti, approfondimenti e racconti di vita associativa; a tale scopo chiede a chiunque volesse redersi disponibile a collaborare alla redazione web (non solo per competenze tecniche ma anche come riferimento locale, come "inviato speciale"...) di farsi vivo. Parallelamente la Delegazione cercherà anche di approfondire il tema "comunicazione" e contemporaneamente di mettere in atto una comunicazione il più attenta possibile ai linguaggi utilizzati, calibrati su chi ci ascolta e ci legge.

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